giovedì 7 luglio 2011

Ammoniaca, polimeri e sterminio

[Leuna Werke, 1959]

La seconda parte del tour dell'industria chimica sassone ha per destinazione la cittadina di Merseburg, a mezz'ora di macchina da Leipzig.
Qui si trovavano gli stabilimenti della Leuna-werke (1916-1990), mastodontico produttore di ammoniaca per scopi bellici, agricoli e industriali, e della Buna-werke (1936-1990), specializzata nella produzione di caucciu' artificiale, carburo di calcio e polimeri sintetici. Le due aziende impegavano nel secondo dopoguerra quasi 50.000 lavoratori e rappresentavano il cuore del settore chimico della DDR, "farmacia dell'economia nazionale".

Il Deutsche Chemie-Museum Merseburg offre un impareggiabile viaggio in questo affascinante mondo. Museo a cielo aperto, esso ospita a partire dal 1993 un'ampia scelta dei macchinari utilizzati nell'industria chimica tedesca del secolo scorso. Particolarmente interessanti sono l'impianto di sintesi dell'ammoniaca con procedimento Haber-Bosch (Leuna, 1925), l'impianto di distillazione (Buna), la macchina per la produzione del nastro di caucciu' (Buna) e la ferrovia (Leuna).

Prima di tornare a casa passo accanto al vecchio complesso dei Leuna-Werke, oggi parco chimico InfraLeuna. Gli edifici di ingresso agli otto cancelli sono rimasti gli stessi ma le vecchie produzioni sono state tutte chiuse e rilevate da nuove aziende del settore, tra le quali TRM (una delle maggiori raffinerie del paese, Francia), Momentive (prodotti chimici, USA), Taminco (prodotti chimici, Olanda), Linde (gas, Baviera), Domo (materie plastiche, Belgio).
Non mi fermo invece al complesso dei Buna-Werke a Schkopau, oggi utilizzati dalla Dow Chemical (USA) per la produzione di Sodio e Butadiene con tecniche piu' moderne basate sul petrolio (e non sulla lignite, come in origine e durante la DDR).

E' importante ricordare che l'industria chimica di Merseburg, nonostante abbia in seguito lavorato prevalentemente per fini civili, fu creata per sostenere lo sforzo bellico tedesco durante la prima guerra mondiale, il riarmo degli anni venti ed il periodo nazista. L'ammoniaca della Leuna serviva per la produzione di bombe ed esplosivi, mentre le materie plastiche della Buna dovevano contribuire a ridurre la dipendenza nazionale dalle importazioni di materie prime da paesi controllati dal nemico (es. il caucciu' naturale proveniente dal sud-est asiatico, dall'Africa centrale e dal Brasile).
Durante la seconda guerra mondiale una succursale del campo di concentramento di Auschwitz (KZ Auschwitz III Buna/Monowitz) venne eretta nei pressi della fabbrica (allora IG Farben) per fornirle manodopera a basso costo: anche Primo Levi fu rinchiuso qui nel periodo 1944/1945. Il Wollheim Memorial, con sede nella IG-Farben-Haus a Frankfurt am Main, testimonia questa drammatica pagina di storia.
Il compositore Fritz Löhner-Beda (1883–1942) dedico' al campo di concentramento di Buna, dove mori per la fame e le percosse, questa commovente canzone:

BUNALIED (1942)

Steht am Himmel noch freundlich Frau Luna,
erwacht das Lager der Buna,
steigt empor die schlesische Sonne,
marschiert die Arbeitskolonne.
und auf Schritt und Tritt geht das Heimweh mit
und das schwere Leid dieser schweren Zeit,
doch die Arbeit winkt
und das Lied erklingt:

Nur die Arbeit macht uns frei,
an ihr geh’n die Sorgen vorbei,
nur die Arbeit lässt uns vergessen
alles das, was wir einst besessen.
Nur die Arbeit macht uns hart,
wenn uns das Schicksal genarrt,
und die Zeit vergeht und das Leid verweht,
nur das Werk unsrer Hände besteht

Nessun commento:

Posta un commento